Stan Van Steendam (1985, Belgio) ha conseguito la laurea triennale e magistrale in Arti Visive presso la Luca School of Arts di Gand, Belgio.
La sua pratica artistica si presenta come un enigma che sfida le nozioni consolidate e invita a un allontanamento dalle idee convenzionali. Le sue creazioni poetiche e viscerali sfuggono alla realtà, risolvendosi in una delicata abilità scultorea e in una sottile esplorazione monocromatica. La sua ricerca, radicata nell’intuizione, cerca di smantellare la materialità della pittura attraverso un processo che coinvolge la stratificazione di pigmenti grezzi, gesso e resina epossidica su legno. Questo metodo genera una nuova concezione della tradizione pittorica, favorendo esperienze nuove. L’installazione dei suoi oggetti evoca un’eredità architettonica; nonostante siano realizzati esclusivamente per essere osservati, possiedono una capacità intrinseca di trascendere i vincoli funzionali, invitando lo spettatore a esplorare concetti di ingresso, accesso e uscita. Tradizionalmente associati alla funzionalità, queste idee si trasformano in metafore attraverso le esperienze condivise dello spettatore. Questa nozione di “portale”, unita alla capacità immaginata di guardare oltre l’immagine, diventa l’elemento principale di coinvolgimento che genera contemplazione su configurazione, composizione, colore e materiali.
Tra le principali mostre personali e doppie personali: Carvalho Park, New York, (2024); Barbé, Gand, Belgio (2023, 2022); Jacob Bjorn Gallery, Aarhus, Danimarca (2022); Uma Lulik, Lisbona, Portogallo (2022); G/ART/EN, Como, Italia (2021); Galería Nordés, Santiago de Compostela, Spagna (2021); Bjorn & Gundorph Gallery, Aarhus, Danimarca (2021, 2020); Palazzo Monti, Brescia, Italia (2020); Archiraar, Bruxelles, Belgio (2019).
Van Steendam è stato scelto per una residenza d’artista presso la Fondation CAB, Bruxelles, Belgio (2024); Marfa, Texas (2023); Palazzo Monti, Brescia, Italia (2019). Tra le pubblicazioni: Parallel, con un saggio di Eugene Binder (2023); il libro d’artista Dust Road (2021) e Além, con un saggio di Alex Bacon (2020).
Stan Van Steendam vive e lavora a Bruxelles e Lisbona.
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Stan Van Steendam (1985, Belgio) ha conseguito la laurea triennale e magistrale in Arti Visive presso la Luca School of Arts di Gand, Belgio.
La sua pratica artistica si presenta come un enigma che sfida le nozioni consolidate e invita a un allontanamento dalle idee convenzionali. Le sue creazioni poetiche e viscerali sfuggono alla realtà, risolvendosi in una delicata abilità scultorea e in una sottile esplorazione monocromatica. La sua ricerca, radicata nell’intuizione, cerca di smantellare la materialità della pittura attraverso un processo che coinvolge la stratificazione di pigmenti grezzi, gesso e resina epossidica su legno. Questo metodo genera una nuova concezione della tradizione pittorica, favorendo esperienze nuove. L’installazione dei suoi oggetti evoca un’eredità architettonica; nonostante siano realizzati esclusivamente per essere osservati, possiedono una capacità intrinseca di trascendere i vincoli funzionali, invitando lo spettatore a esplorare...
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