Nella sua ricerca artistica, Chelsea Culprit approfondisce le narrazioni visive della storia del lavoro, la performance e l’articolazione dell’identità di genere all’interno del mondo naturale e i regni eterei dell’ascendenza e della spiritualità popolare. Raggiungendo uno stato di consapevolezza amplificata del presente, permette alle rivelazioni inaspettate di influenzare il suo lavoro.
Durante la sua residenza d’artista a Napoli, durata sei settimane, Culprit ha concentrato la sua attenzione su questi temi, immergendosi nelle tradizioni secolari della città, orientandosi in un panorama stratificato di contesti storici e dipanando il complesso intreccio di diverse culture, miti e influenze antropologiche. Questo periodo è stato segnato da una complessa azione di raccolta di informazioni e di riconnessioni, caratterizzato da un continuo ripensamento, come in una danza ritmica, su idee e decisioni. Culprit ha colto questa opportunità per espandere i confini del suo legame con alcuni aspetti del fare come l’artigianato, il rituale e l’esplorazione. Ha abbracciato la pratica del fuoco creando carboncini da legnetti raccolti in luoghi e aree della città, come i Parchi di Capodimonte e del Vesuvio e l’Orto Botanico. Durante le sue ricerche, ha raccolto elementi per creare pigmenti naturali e colori artigianali, integrando materiali come polvere di tufo, carbonato di calcio, ossido di rame e residui di caffè. Questa tavolozza cromatica è diventata un’estensione tattile delle sue esperienze quotidiane in città. In collaborazione con la Galleria e con produttori artigianali locali, ha realizzato un’ulteriore opera per la mostra, una scultura in neon che rappresenta una creatura con le fattezze di un’arpia, che incarna la sintesi dell’ultima evoluzione artistica di Culprit. La residenza ha previsto anche numerose visite al MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli e in altri siti sacrali, come il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Sibilla Cumana e il Cristo Velato alla Cappella Sansevero, arricchendo la sua comprensione sulla stratificazione unica di storia e mitologia della città. Immergendosi nei meandri culturali che definiscono la singolare aura di Napoli, ha assorbito le influenze della storia dell’arte, dei diversi immaginari culturali e delle tradizioni spirituali, intrecciandole in un lessico coerente. Questo lessico, influenzato dall’architettura greco-romana, dai rituali, dalle danze, dalle divinità femminili e dalle credenze popolari, è stato ulteriormente arricchito dalla contemplazione del paesaggio naturale.
In “Ask the Cinders”, Culprit intende distillare questi intricati elementi di storia naturale e spirituale nel suo lavoro. Il titolo della mostra evoca molteplici interpretazioni: un riferimento letterale a miti e figure mistiche, un cenno al suo processo creativo a Napoli attraverso l’utilizzo di polveri e pigmenti, e una metafora della fede e della dispersione delle ceneri manifestata attraverso gesti coreografici. Le ceneri simboleggiano anche le tracce del Vesuvio, riecheggiando l’antico richiamo alla divinazione e alla profezia. La mostra presenta una raccolta di opere, a carboncino e pigmento su tela grezza di varie dimensioni, nate dalla residenza di Culprit al Lanificio, un ex comparto industriale di Napoli. Questi lavori racchiudono la sua esplorazione nel DNA mitologico intrecciato al cristianesimo e i culti pagani precristiani, tracciando l’assorbimento del culto delle dee attraverso l’evoluzione dell’iconografia cristiana. (VVB)
Keywords (Strumenti e riferimenti per una comparazione basata su approfondimenti e studi volti a una comprensione che si avvicini alla pratica dell’artista)
Per comprendere il lavoro di Chelsea Culprit, oltre l’estetica e la restituzione simbolica delle sue opere, bisogna partire dal 1875, a New York, quando prende vita la teosofia. Questa nuova dottrina esoterico-filosofica tende a rendere possibile una nuova estetica dove l’arte non deve più “predicare” una religione o la sola spiritualità classica, né direttamente, né tramite simboli. Una vera “arte teosofica”, doveva piuttosto far risalire chi la osservava, e l’artista stesso, a un piano superiore dell’essere tramite la bellezza. In teoria diverse forme di arte possono ottenere questo effetto; in pratica, in questo stadio dell’evoluzione umana, l’arte post simbolica o astratta è più efficace. L’esoterismo su cui si basava parte della teofisica è la dottrina secondo cui, oltre la superficie (“essoterica”, due “s”) delle cose, esiste una dimensione segreta, “esoterica” (una “s”), che ne svela la verità ultima e che è accessibile a chi compie un percorso iniziatico abbandonandosi all’estasi dell’arte.
Inserendosi nel movimento evolutivo dell’universo, l’uomo è chiamato a cooperare al processo inverso di “ascesa” o spiritualizzazione, dove i pensieri e i sentimenti hanno forme e colori che un occhio chiaroveggente può scorgere unitamente ai suoni, sfociando nella sinestesia.
Aerologia; Aeromanzia; Antroposofia; Cabala; Divinazione; Primitivismo; Quarta Dimensione; Sciamanismo; Sinestesia; Teosofia Simbolica; Transcendental Painting Group; Veggenza.
Soundtrack: Ali Farka Tourè, Toumani Diabatè - Ruby
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Nella sua ricerca artistica, Chelsea Culprit approfondisce le narrazioni visive della storia del lavoro, la performance e l’articolazione dell’identità di genere all’interno del mondo naturale e i regni eterei dell’ascendenza e della spiritualità popolare. Raggiungendo uno stato di consapevolezza amplificata del presente, permette alle rivelazioni inaspettate di influenzare il suo lavoro.
Durante la sua residenza d’artista a Napoli, durata sei settimane, Culprit ha concentrato la sua attenzione su questi temi, immergendosi nelle tradizioni secolari della città, orientandosi in un panorama stratificato di contesti storici e dipanando il complesso intreccio di diverse culture, miti e influenze antropologiche. Questo periodo è stato segnato da una complessa azione di raccolta di informazioni e di riconnessioni, caratterizzato da un continuo ripensamento, come in una danza ritmica, su idee e decisioni. Culprit ha colto questa opportunità per espandere i confini del suo legame con alcuni aspetti...
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